Recensione Carnal: un raggio di gusto sudamericano a Roma

Ho avuto il piacere di provare il ristorante Carnal, che si trova a Prati. Non siamo tanto distanti dalla famosissima Piazza San Pietro in Roma, ed è qui che dalla Colombia con furore lo chef stellato Roy Caceres ha portato un tornado di sapori dal suo amato Sud America. Il ristorante nasce dalla collaborazione dello […]

Carnal

Ho avuto il piacere di provare il ristorante Carnal, che si trova a Prati. Non siamo tanto distanti dalla famosissima Piazza San Pietro in Roma, ed è qui che dalla Colombia con furore lo chef stellato Roy Caceres ha portato un tornado di sapori dal suo amato Sud America. Il ristorante nasce dalla collaborazione dello chef, Riccardo Paglia e Andrea Racobaldo, che con la loro visione e competenza hanno dato vita a questa fantastica creatura latino-pop, che al momento vanta: 2 mappamondi Gambero Rosso e la presenza nella rinomata guida Michelin come ristorante etnico-sudamericano.

Il menù è un abbraccio tra la cultura culinaria italiana (specialmente quella Romana) e il calore e gusto sudamericano, diviso in: menù alla carta e menù degustazione da 6 o 8 "colpi" a sorpresa scelti dalla cucina. L'esperienza che vi consiglio è quella dei 6 "colpi", che verrà approfondita di seguito.

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Ristorante Carnal

In conclusione, Carnal è la rappresentazione del gusto e la vivacità del Sud America, che abbraccia le nostre tradizioni, gusti e sapori.

1° colpo: Pan de queso

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Il primo colpo è una coccola, che accompagna il palato alla filosofia di questa cucina. Due panini di mais e formaggio fritti, serviti fumanti e accompagnati da una salsa allo yogurt, paprika e cipollotto. Ed è subito un gioco di contrasti. Il pane è croccante, fragrante, e la sapidità del formaggio va ad impattare sulla freschezza dello yogurt, che con il suo aroma di cipollotto e la scossa della paprika creano una festa: gusti semplici ma di impatto, che preparano i commensali ad un viaggio di gusto tra Italia e Sud America.

2° colpo... si parte!

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Arriva il 2° colpo, che riempie la tavola di colori e profumi. Una serie di finger food che vi faranno divertire e deliziare. Iniziamo dalle chips di platano con maionese ai crostacei, dove la dolcezza e il gusto di mare spiccato della salsa la fanno da padrone. Segue il guacamole, accompagnato dai loro nachos di mais viola e giallo. Qui sono la freschezza e la leggerezza del piatto a colpire, che porta sulla tavola una ventata dal lontano Messico.

Ma il pezzo forte di questo passaggio del menu sono senza dubbio le empanadas: fagottini di mais fritti ripieni di carne ahumada (affumicata) e la versione vegetariana con ricotta e pomodorini dry, accompagnate da una maionese piccante al chipotle e l'iconica salsa aji (un intingolo leggermente piccante di cetriolo, jalapeno e coriandolo). Oltre al gusto eccezionale, questo colpo porta con se in purezza la filosofia di Carnal: un ponte in puro stile pop tra America Latina e Italia. A questo punto una cosa è ben chiara: la qualità della materia prima e il gusto delle preparazioni, sono il preludio di una serata imperdibile da condividere...ma andiamo oltre.

3° colpo: il ceviche di Carnal

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Il cavallo di battaglia del locale, che cambia la sua veste con l'alternarsi delle stagioni, ma che conserva il suo carattere distintivo: freschezza e acidità. Dopo il gusto pieno dei colpi precedenti, la cucina propone il suo piatto forte, che vi farà viaggiare nella freschezza tipica del ceviche, in modo da rinfrescare il palato e prepararlo al colpo successivo.

Può essere descritto come una zuppa freddissima, che ha come base il "Leche de tigre", da loro composta con frutta e verdura esotica e di stagione, che si uniscono alla delicatezza del pesce crudo (previo abbattimento), variabile in base al pescato del giorno, il tutto chiuso da una soffice e freschissima spuma al frutto delle passione. Qui non servono tante parole: già da solo sarebbe un motivo perfetto per fare un esperienza in questo ristorante... Altissimo livello!

4° colpo: Tostada di agnello e carciofi

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Qui il Sud America fa solo da sfondo a uno dei pilastri della cucina Romana: l'abbacchio con i carciofi. In piena linea con la stagione, troviamo una morbida tostada di mais viola arricchita dalla prima citata maionese al chipotle, che fanno da letto alla carne di agnello, che si presenta fragrante e succosa, totalmente sfiacciata, con sopra una fetta di carciofo carnoso e morbido. il tutto è accompagnato da qualche germoglio di coriandolo e uno spicchio di lime, che va categoricamente spremuto al disopra del colpo.

E qui "colpo" è proprio il termine giusto per descrivere questa portata: una bomba di gusto che ti colpisce la lingua, dove la succulenza della carne con uno scossone ti strappa via dall'afoso caldo sudamericano, e ti catapulta tra i castelli romani in piena Pasqua. Portata perfetta per contrastare la freschezza e l'acidità del ceviche.

5° colpo: picanha alla brace

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Si continua con la portata principale di questo menù degustazione. L'iconica picanha brasiliana di una qualità incredibile, servita in purezza, semplicemente cotta alla brace, accompagnata da 4 side: crema di fagioli neri, ananas grigliato, avocado e pico de gallo. La carne si presenta tenerissima, dove le parti più ricche di grasso regalano una profondità di gusto eccezionale, una vera e propria concentrazione di "umami".

I vari contorni regalano sfumature differenti a ogni boccone. La crema di fagioli ne esalta il gusto affumicato e pieno di questo taglio di carne. L'ananas la contrasta perfettamente con la sua acidità e i suoi sentori caramellati dovuti alla scottatura alla brace. L'avocado e il pico de gallo invece si affiancano perfettamente con la loro freschezza e dolcezza. Ogni morso è un esplosione di gusti, una festa in bocca dall'inizio alla fine di questo piatto tanto semplice quanto delizioso.

6° colpo: si chiude in dolcezza: Obleas con yogurt, menta e arequipe

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Si chiude in bellezza. Due sfoglie triangolari sottilissime e croccanti, simili a dei wafer (le Obleas) che racchiudono una sorpresa ricca di gusto, dolcezza e contrasti. Lo yogurt e la sua freschezza sono esaltati dalla menta, e vanno a contrastare l'arequipe: il dulce de leche colombiano, che è un esplosione di dolcezza e corposità. Il tutto è arricchito dalle noccioline, che esaltano il gusto dell'arequipe e donano maggiore masticabilità al dolce. Una conclusione eccellente per un menù che dall'inizio alla fine ha convinto e stupito.

Conto e osservazioni finali

Il prezzo di questo menù, a quanto ammonta? Il percorso da 6 colpi ha un costo di 55 euro bevande escluse, onestissimo rispetto, oltre che alla qualità del cibo presentato, al numero e dimensione delle portate.

La sala è divertente e colorata, vera espressione del concetto di pop-latino, e il personale la esalta ancor di più con un servizio preciso, e un fare molto accogliente, che spinge il cliente verso l'informalità, in modo da sentirsi coccolati e a proprio agio (filosofia supportata a pieno dal numeroso finger food servito).