Il rabarbaro è una pianta dalle caratteristiche straordinarie, originaria dell'Asia e coltivata in Europa da secoli. I suoi gambi color rubino sono l'unica parte commestibile della pianta, mentre le foglie sono tossiche e non devono essere consumate.
Il sapore acidulo e leggermente amarognolo del rabarbaro lo rende un ingrediente perfetto per la preparazione di dolci, torte e naturalmente per la confettura di rabarbaro, una delizia che conquista sempre più palati.
La differenza tra marmellata e confettura di rabarbaro
Una precisazione importante riguarda la terminologia: tecnicamente, la preparazione a base di rabarbaro è una confettura, non una marmellata. La differenza sta nel fatto che le marmellate si preparano esclusivamente con gli agrumi, mentre le confetture derivano da tutta l'altra frutta. Nel caso del rabarbaro, essendo botanicamente un ortaggio anche se viene utilizzato come frutto, la denominazione corretta è confettura di rabarbaro.
Gli ingredienti essenziali per una confettura perfetta
Per preparare una confettura di rabarbaro di qualità servono pochi ingredienti: rabarbaro fresco, zucchero e limone. Il rapporto ideale tra rabarbaro e zucchero è di 2:1, quindi per ogni chilogrammo di rabarbaro pulito serviranno 500 grammi di zucchero. Il limone aggiunge una nota di freschezza e aiuta nella conservazione grazie alla sua naturale acidità. Alcune ricette prevedono l'aggiunta di vaniglia, zenzero o cannella per arricchire il profilo aromatico della confettura.
La preparazione della confettura di rabarbaro
La preparazione inizia con il lavaggio accurato dei gambi di rabarbaro, eliminando eventuali parti fibrose. Si procede tagliando il rabarbaro a pezzetti di circa due centimetri, che vengono poi messi a macerare con lo zucchero per almeno due ore, meglio se una notte intera. Questa fase è fondamentale perché permette al rabarbaro di rilasciare i suoi succhi naturali.
La cottura avviene a fuoco medio-basso, mescolando frequentemente per evitare che la confettura si attacchi al fondo della pentola. Il tempo di cottura varia dai 30 ai 45 minuti, durante i quali la confettura si addensa progressivamente. Per verificare il giusto grado di densità, si può fare la prova del piattino: versando un cucchiaino di confettura su un piattino freddo e inclinandolo, questa deve scorrere lentamente formando una goccia compatta.
I benefici nutrizionali del rabarbaro
Il rabarbaro è ricco di vitamine, minerali e antiossidanti. Contiene vitamina K, importante per la coagulazione del sangue, vitamina C e calcio. Le fibre presenti nel rabarbaro favoriscono la digestione e il transito intestinale. Nella confettura di rabarbaro, questi nutrienti vengono in parte preservati, rendendo questa preparazione non solo gustosa ma anche benefica per l'organismo.
Gli abbinamenti gastronomici ideali
La confettura di rabarbaro è incredibilmente versatile in cucina. Si sposa perfettamente con formaggi stagionati come il pecorino o il parmigiano, creando un contrasto dolce-salato molto apprezzato. È ottima spalmata su fette di pane tostato per la colazione o utilizzata come farcitura per crostate e biscotti. Nella pasticceria moderna, viene spesso impiegata per decorare cheesecake o panna cotta, donando un tocco di acidità che bilancia la dolcezza dei dessert.
La conservazione e la durata
Una volta pronta, la confettura di rabarbaro va versata ancora bollente in vasetti di vetro sterilizzati e chiusi ermeticamente. Si crea così il sottovuoto che permette una conservazione ottimale. I vasetti chiusi possono essere conservati in dispensa per circa un anno. Una volta aperti, vanno riposti in frigorifero e consumati entro un mese. La confettura di rabarbaro rappresenta un modo eccellente per gustare questo ortaggio primaverile durante tutto l'anno, portando in tavola i sapori e i profumi della bella stagione.
Consigli per la raccolta e l'acquisto
Il periodo migliore per raccogliere o acquistare il rabarbaro va da aprile a giugno. I gambi devono essere sodi, croccanti e di un bel colore rosso intenso. Evitate quelli molli o con macchie scure. Se coltivate il rabarbaro nel vostro orto, ricordate di non raccogliere mai più di un terzo dei gambi per permettere alla pianta di rigenerarsi. La confettura di rabarbaro fatta in casa è un vero tesoro della dispensa, che racchiude in sé tradizione, gusto e genuinità.